Il Castello di Rocca Sinibalda è anche conosciuto come Castello Sforza Cesarini. Il nome deriva quasi sicuramente da un certo Sinibaldo, conte e rettore della Sabina tra il 1058 e il 1065 che fa costruire questo edificio militare a scopo difensivo. Molti sono stati i possessori del castello a partire dal medioevo, è certo però che nel XVI secolo la rocca è in un primo momento sotto il controllo dei Mareri, spodestati poi dai Cesarini con l’appoggio dei Medici. È il cardinale Alessandro Cesarini che commissiona a Baldassare Peruzzi i lavori per la creazione di una struttura a metà strada tra l’edificio difensivo e il palazzo rinascimentale che danno vita a una costruzione che dall’alto ricorda per alcuni versi un’aquila ad ali spiegate, per altri uno scorpione. Al piano nobile la rocca presenta una collezione di affreschi ricchissima e da poco riportata alla luce che rappresenta scene mitologiche, storiche e grottesche. Dal 1928 è riconosciuto come monumento nazionale.